Carrara - “Il Sindaco ha fatto un'indegna pantomima”: così com'era successo durante il  consiglio comunale di lunedì, anche oggi ai microfoni di ContattoRadio, Simone Caffaz – consigliere di Forza Italia – non usa mezzi termini. “La situazione è gravissima” spiega Caffaz, affermando che le dimissioni del primo cittadino sono state preannunciate ma mai realmente presentate. Dopo aver registrato gli applausi dei cittadini presenti all'infuocata seduta consiliare, l'opposizione punta quindi a continuare a cavalcare il malcontento suscitato nella  popolazione dal caso-rifiuti e lo fa convocando una manifestazione “aperta a tutti i cittadini che vogliono dire basta a questa amministrazione, indipendentemente dalla loro collocazione politica”. L'appuntamento, ha detto il rappresentante di Fi, è per sabato alle 16.30 nella sala di rappresentanza del Comune di Carrara, sottolineando che questa è solo una delle  iniziative parte di un progetto politico – iniziato un anno e mezzo fa con Carrara Libera - che punta alla creazione di una coalizione che non vuole essere di destra o centro destra.

“Stiamo lavorando per una coalizione della città, che si contrapponga a questa maggioranza” ha spiegato Caffaz “La nostra non è una caccia alle streghe: da anni ripetiamo che a Carrara c'è un regime affaristico, chi non ne fa parte non ottiene un lavoro e se si tratta di un'azienda non ottiene gli appalti”. L'opposizione prosegue quindi sulla linea dura e, dopo l'accordo con la maggioranza sulla composizione della commissione d'inchiesta sul caso rifiuti, si trova oggi a dover affrontare un nuovo problema: “La questione riguarda il gruppo dei  Riformatori per Carrara” spiega Caffaz “è una fazione organica e interna alla maggioranza, vota continuamente a favore dell'amministrazione... allora non possono pretendere di avere una rappresentanza in seno all'opposizione, per quanto riguarda la commissione”. Un ruolo, quello giocato dal partito di Gianfranco Andreani che ha gettato lo scompiglio sulla composizione dell'organismo di indagine: “A noi il 5 a 3 va benissimo” conclude Caffaz in riferimento alla collocazione politica dei membri “a patto che i 3 siano veramente dell'opposizione”.