Continuano i commenti sull'ordinanza del Comune  di Carrara sulle modalità
di chiusura del traffico pesante in caso di sforamenti dei livelli di PM10.

Legambiente Carrara critica il documento, dichiarandolo poco efficace e puntando il dito contro i 2 grandi limiti delle misure proposte dell'amministrazione: in primo luogo il blocco verrebbe effettuato con due
giorni di ritardo rispetto all'ultimo sforamento tollerato. In secondo luogo, gli ambientalisti sottolineano il ritardo con cui arriva questa misura, che se fosse entrata in vigore già dal 2006, avrebbe potuto risparmiare ai cittadini 7 giorni di inquinamento oltre le soglie consentite.

Sulla stessa linea di Legambiente si pone SOS Carrara, che aggiunge altre considerazioni negative:  una di queste riguarda il divieto di transito in città ai mezzi euro zero, che già da tempo sono obbligati a circolare esclusivamente alle cave; un'altra riguarda l'omissione di via don Minzoni dall'elenco delle strade su cui avrà effetto l'ordinanza, una "dimenticanza" che secondo Sos Carrara potrebbe avere l'intento di lasciare una via di fuga per consentire ugualmente il traffico.

Entrambe le associazioni auspicano quindi un maggiore impegno dell'amministrazione nell'approvazione di misure più energiche che possano
migliorare la situazione dell'inquinamento e rendere più razionale anche lo sfruttamento del marmo.

Leonardo Guerrini