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                  Moria di pesci al lago di Porta 
                  Il delicatissimo ecosistema dell'area protetta sarebbe continuamente messo a rischio dagli sversi dei fossi demaniali                    
                    
                    
                      
                           
                          
                             
                      
                      
                      
                      Montignoso -
                      
                       Il lago di porta torna anche oggi al centro delle cronache  locali.
Solo, mercoledì scorso il WWF aveva comunicato in una nota stampa il rischio a cui l'area protetta al confine tra il Comune di Montignoso e quello di Pietrasanta potrebbe correre nel caso in cui fosse approvato il disegno di legge sulla depenalizzazione dei reati paesaggisti  in aree vincolate e protette. 
A soli tre giorni di distanza, è di oggi la notizia di una moria di pesci causata da sversi abusivi di sostanze inquinanti nel lago: a segnalare il fatto è stato di nuovo il WWF attraverso le guardie ecologiche e grazie alle segnalazioni alcuni cittadini. “Un evento”, dicono dal WWF “tutt'altro che nuovo”. Secondo l'associazione ambientalista succede infatti spesso che le piogge leggere facciano convogliare nel lago sostanze inquinanti, provenienti dalle aree industriali e artigianali della zona, ma anche dalla statale Aurelia. Questo perché nel lago confluiscono, tra l'altro,  acque provenienti dai fossi demaniali che appunto attraversano il territorio, riversando nel delicatissimo ecosistema dell'oasi sostanza nocive: oli di autotreni in transito sulla statale 1, solventi, nafta e vernici industriali. Un problema risolvibile attraverso un semplice intervento a livello idrogeologico, che “selezioni” le acque in entrata nel lago ed impedisca gli sversi dei fossi demaniali. “Un'operazione nemmeno troppo costosa” sottolineano dall'associazione ambientalista: “dal momento che ci sono diversi soggetti coinvolti nella tutela e nella gestione del lago, il problema è piuttosto quello di stabilire le competenze”. E proprio a questo scopo Settimo Del Freo, presidente dell'area naturale protetta del lago di porta, dovrebbe convocare a breve un incontro tra tutte le parti in causa e fare il punto della situazione.   | 
                     
                     
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