CRONOLOGIA - 1943
Cronologia della lotta partigiana nelle province di Massa Carrara e La Spezia.
A cura di Maurizio Fiorillo.
(Gli eventi scritti in stampatello solo a carattere nazionale, quelli in corsivo d'interesse locale)
La cronologia contiene solo gli eventi più importanti della lotta partigiana nelle due province, come è stato possibile ricostruirli attraverso la memorialistica, i documenti conservatisi dei Comitati di Liberazione Nazionale e delle formazioni partigiane, i rapporti giornalieri della Guardia Nazionale Repubblicana.
La cronologia è un “work in progress” e sarà in futuro oggetto di integrazioni e correzioni.
> Marzo
> Aprile
> Luglio
> Settembre
> Ottobre
> Novembre
> Dicembre
|
|
|
|
|
|
|
Marzo.
L’Italia è in guerra da quasi tre anni. Le difficilissime condizioni di vita e di lavoro, unite alle notizie delle ripetute disfatte militari in Russia e in Africa Settentrionale, provocano una serie di scioperi semispontanei che da Torino si estendono a molte zone dell’Italia settentrionale. |
|
|
 |
|
|
|
|
14 - 19. Pesanti bombardamenti a tappeto sulla Spezia. Centinaia di edifici sono distrutti o gravemente danneggiati.La popolazione comincia a sfollare dalla città verso la campagna. |
|
|
 |
|
|
|
|
10. Gli Alleati sbarcano in forze in Sicilia. |
|
|
19. Primo bombardamento su Roma, nel quartiere di S.Lorenzo. |
|
|
Notte tra il 24 e il 25. Il Gran Consiglio del Fascismo mette in minoranza Mussolini ed approva l'ordine del giorno presentato dal gerarca Dino Grandi: tutti i poteri ritornano nelle mani del re. |
|
|
25. Il Re Vittorio Emanuele III destituisce e fa immediatamente arrestare Mussolini. Il Maresciallo Pietro Badoglio è nominato capo del nuovo governo. Nei giorni successivi si susseguono in tutta Italia dimostrazioni popolari di esultanza. |
|
|
26 - 28. Badoglio riconferma la fedeltà dell'Italia all'alleato tedesco ed assicura la continuazione della guerra contro gli angloamericani. I partiti antifascisti, appena riformatisi, chiedono invece la pace con gli Alleati, il ripristino delle libertà democratiche e l'abolizione delle leggi razziali del 1938. Il Capo di Stato maggiore dell'esercito, Mario Roatta, ordina che si apra il fuoco contro dimostranti e scioperanti: tra il 26 luglio e l'8 settembre 1943 la repressione causa decine di morti e centinaia di feriti. |
|
|
 |
|
|
|
|
3. A seguito di trattative segrete, è firmato a Cassibile in Sicilia l’armistizio con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna: è una resa incondizionata. La notizia della firma dell’armistizio rimane temporaneamente segreta e Badoglio e non predispone nessuna misura difensiva contro la prevedibile reazione germanica. |
|
|
8. Gli Alleati annunciano da Radio Algeri la firma dell'armistizio con l’Italia, confermata poco dopo per radio anche dal Maresciallo Badoglio. |
|
|
9. Gli americani sbarcano a Salerno e i britannici occupano Taranto. Il re, Badoglio e altri membri del governo lasciano Roma e fuggono verso Pescara, da dove s’imbarcheranno per Brindisi. Le truppe italiane sul territorio nazionale e all'estero, prive di ordini precisi e demoralizzate, si sbandano o sono facilmente disarmate dai tedeschi. Oltre 600.000 soldati italiani sono catturati in Italia e all’estero dai tedeschi ed internati in Germania. Episodi di resistenza avvengono in numerose località d’Italia (ad esempio a Roma) e soprattutto all’estero, nell’Egeo e nei Balcani, e la flotta italiana riesce in buona parte a sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi e a consegnarsi agli alleati. I partiti antifascisti formano a Roma il Comitato di Liberazione Nazionale per guidare la lotta antitedesca ed antifascista.
Nelle prime ore del 9 settembre salpano dalla Spezia per sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi le 3 corazzate Roma, Italia e Vittorio Veneto, 3 incrociatori e 8 cacciatorpediniere, a cui si uniscono in navigazione le navi provenienti da Genova. Rimangono nel porto in porto numerose unità minori o danneggiate. Le divisioni “Alpi Graie” e “Rovigo” schierate in Val di Magra e Val di Vara cominciano a sbandarsi e ad essere disarmate dai reparti tedeschi, che già in mattinata occupano tutti i principali centri abitati, tra cui La Spezia, Massa e Carrara. In provincia di Massa Carrara il battaglione alpino “Val di Fassa” resiste per alcuni giorni ai tedeschi. A Carrara, a Sarzana, a Massa ed in altri luoghi, gli antifascisti cercano di organizzare la resistenza armata ai tedeschi e ai fascisti e si formano piccoli gruppi “ribelli” sulle Apuane e sulle colline circostanti Sarzana. |
|
|
12. Mussolini, prigioniero in Abruzzo sul Gran Sasso, è liberato dai tedeschi e trasferito in volo in Germania. Tornerà in Italia dopo una decina di giorni per riorganizzare il nuovo stato fascista, che prenderà il nome di Repubblica Sociale Italiana. |
|
|
13. Sull'isola greca di Cefalonia la divisione italiana Acqui rifiuta di cedere le armi ai tedeschi. Costretti alla resa dopo 10 giorni di durissimi e sanguinosi combattimenti, circa 5000 tra soldati e ufficiali italiani sono fucilati dai tedeschi. Altri 1300 soldati circa muoiono per l’affondamento delle navi che li trasportavano ai campi di prigionia.
|
|
|
27 - 30. Napoli insorge contro le truppe tedesche in ritirata. Gli Alleati entrano in città solo all’inizio di ottobre.
|
|
|
 |
|
|
|
|
13. Il governo Badoglio dichiara guerra alla Germania, ma all'Italia non è concesso il pieno status di alleato ma solo quello di "cobelligerante". |
|
|
14. Il colonnello Giulio Bottari forma nello spezzino un’organizzazione clandestina antifascista che arriverà a contare, nel febbraio 1944, una quarantina di membri. Il gruppo ha il suo centro presso Vezzano Ligure, vicino alla Spezia, ma i suoi membri sono sparsi per tutta la Val di Vara. |
|
|
16. I tedeschi rastrellano circa 1200 ebrei nel ghetto di Roma. Più di mille sono deportati ad Auschwitz. |
|
|
23. La Special Force inglese paracaduta nella zona di Casola di Lunigiana Domenico Azzari, già radiotelegrafista della Regia Marina. Lo scopo della missione di Azzari è di rintracciare ex prigionieri alleati e prendere contatto con eventuali formazioni partigiane italiane, da rifornire tramite lanci. Nei mesi successivi Azzari contatterà numerosi gruppi antifascisti organizzando lanci di armi e munizioni in una vasta zona dell’Appennino Tosco Emiliano. |
|
|
 |
|
|
|
|
9. La RSI chiama alle armi le classi 1924-1925 per formare il nuovo esercito repubblicano. Metà dei richiamati non si presenteranno o diserteranno dopo poche settimane.
E’ arrestato a Massa Giuseppe Pagano, che insieme a cattolici, socialisti ed azionisti, stava cercando di organizzare la resistenza armata in provincia di Apuania. Il taccuino di Pagano, contenente i nomi di alcuni esponenti antifascisti, cade in mano ai fascisti che compiono numerosi arresti. |
|
|
 |
|
|
|
|
1. Pesante bombardamento alleato ad Aulla: 32 morti. |
|
|
13.
Attentato gappistico a Sarzana al Commissario Prefettizio, il Maggiore della milizia fascista Michele Rago. Rago rimane gravemente ferito ed è incidentalmente colpito anche il Segretario Comunale. E’ la prima azione dei GAP sarzanesi, che nel gennaio 1944 uccideranno altri tre fascisti. |
|